La messaggistica istantanea è uno di quegli elementi che nel mondo del web conta davvero tanto, e disporre di una o più app della categoria è uno step obbligato per i possessori di smartphone.

Primi su tutti WhatshApp Messenger e l’outsider (anche se da un po’ di tempo ben consolidato) Telegram, che pare ben intenzionato a sbaragliare la concorrenza, forte di una moltitudine di funzionalità a sua disposizione, come vedremo a breve.

I due colossi della messaggistica si danno battaglia sempre più apertamente a colpi di nuove features e miglioramenti. L’ultima arriva il 7 marzo 2016, quando Facebook e i suoi partner, Instagram e WhatsApp, hanno cominciato a censurare i link che puntano a profili Telegram, sebbene quest’ultima conti una decima parte degli iscritti al suo diretto concorrente, ovviamente quanto basta per poterli impensierire.

Qualche numero

WhatsApp nasce nel 2009 dalla mente di due ex impiegati Yahoo!, Jan Koum e da Brian Acton, inizialmente sviluppata solo per iOS. Negli anni è riuscita a crescere moltissimo ed attirare a sé l’interesse di Mark Zuckerberg e la successiva acquisizione da parte di Facebook, nel 2014.
Il 2 febbraio 2016 WhatsApp tocca il picco di utenti collegati raggiungendo ben 1 miliardo di utenti attivi.

Telegram viene fondato nel 2013 dai già noti fondatori del social network russo VK, i fratelli Nikolai e Pavel Durov. A differenza di WhatsApp, Telegram nel marzo 2014 raggiunse i 35 milioni di utenti attivi, numeri nettamente inferiori ma con un trend in forte crescita: all’inizio del 2016 Telegram tocca quota 100 milioni di utenti connessi ogni mese.

Alcune differenze tra Telegram e WhatsApp

telegram whatsapp infografica

Telegram e WhatsApp a confronto.

Sicurezza/Privacy

La prima grande differenza tra i due competitor risiede nella sicurezza. Telegram ha puntato da principio sulla sicurezza tanto che il suo creatore ha sfidato apertamente gli hacker di tutto il mondo mettendo in palio ben 300.000 dollari a chi riuscisse ad eluderne i server.

Inoltre, tutti i messaggi sono crittografati (end-to-end), è possibile creare chat segrete o messaggi che si autodistruggono dopo un certo limite di tempo, ovvero solo mittente e destinatario conosceranno il contenuto dei messaggi, a differenza di WhatsApp che memorizza tutti i messaggi dei suoi utenti su server.

Invio file

Solo dal suo update, ovvero dalla versione 1.7, WhatsApp consente l’invio di file pdf, coordinate da mappe e file via cloud (come Google Drive o Dropbox) e i già noti foto, video e contatti. Diversamente, Telegram nasce già con la possibilità di invio di file di qualunque estensione e grandi fino a 1,5 GB.

Bot

Tra le features più in voga ed interessanti per la messaggistica istantanea. Ma cos’è un bot?
Un bot è una chat automatizzata che invia informazioni e semplifica numerosi processi. Condividi il Tweet Esistono bot che soddisfano una serie di richieste, alcune molto utili, come:

Gruppi e Canali

Per la nuvoletta verde, la capacità massima viene raggiunta a 50 persone contro 200 dell’aeroplanino blu, o 1000 se si vuol creare un supergruppo.

La messaggistica è più orientata ai social su quest’ultima. È possibile, infatti, creare un proprio canale e comunicare con un numero illimitato di contatti, a differenza del limite broadcast di 256 persone di WhatsApp.

GIF e Stickers

Scaricate o di propria fattura, Telegram può fornirci queste due features, che in termini di utilità non saranno una novità rivoluzionaria, ma senz’altro renderanno più colore alle conversazioni.

Chiamate

L’unico punto a favore per WhatsApp è la possibilità di poter effettuare chiamate utilizzando la connessione dati del proprio cellulare, e che spesso può tornare davvero utile.

Più piattaforme

Sebbene per registrarsi su Telegram è richiesto il numero di cellulare (è possibile renderlo non visibile) è anche disponibile sui maggiori dispositivi mobili, come iOS, Android e Windows Phone, da computer via browser o installato, è compatibile con i sistemi operativi PC, Mac OSX e Linux.

WhatsApp è da poco integrato con la sua piattaforma web, anche se, per garantirne il corretto funzionamento, bisogna avere il proprio smartphone acceso e con linea disponibile, in quanto la sua funzione è di sincronizzazione tra più piattaforme, più che una portabilità vera e propria.

Prezzo

Attualmente sono entrambi gratis anche se fino al 2015 WhatsApp era accessibile in abbonamento annuale alla cifra di 0,90 €. Un cambio di direzione che non si sarebbe verificato se la competitività tra le due App non avesse raggiunto una tale risonanza in tutto il web.

In definitiva…

Le due App si trovano nel pieno di una competizione che vede la prima avvantaggiata per una serie di aspetti tecnici che abbiamo elencato, contro la popolarità dell’altra, forte di essere parte integrante del gruppo Facebook insieme ad Instagram.

Telegram è rivolto ad un tipo di utente più smart e curioso di scoprire funzionalità nuove e che ne fa un uso più ampio della sola chat. Solo in parte dispone delle stesse funzioni di WhatsApp, che si presenta più commerciabile e rivolto ad un vastissimo numero di utenti, gli stessi che puntano alla semplicità e all’immediatezza.

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